CCP

mercoledì 5 settembre 2012

Progetto Itaca per la destra necessaria all'Italia.

Le idee sono giuste ed i propositi sono buoni ma è assolutamente l'ora di passare dalle buone intenzioni ai fatti concreti. Ora, come non mai, la nostra Italia ha bisogno di una vera destra che difenda la nostra sovranità nazionale, la nostra libertà personale, la nostra economia reale e la nostra identità culturale: diamoci una mossa! robertojonghi@gmail.com
Rispondendo all’accorato (e disinteressato) appello di Marcello Veneziani e Renato Besana, ho subito aderito, con ritrovato entusiasmo, al progetto Itaca (Laboratorio Politico per la Rinascita Italiana), nella speranza che questa sia, veramente, la volta buona per la ricomposizione, la riorganizzazione ed il rilancio, culturale prima che politico, della destra italiana. Aggiungo che questo è sempre stato il principale obbiettivo mio e degli amici con i quali, nell’oramai lontano 1999, fondai il Comitato Destra per Milano. Il progetto Itaca dovrebbe svilupparsi su due binari paralleli, quello culturale e quello prettamente politico. Il primo dovrebbe essere quello di riunire e coordinare in una sola fondazione tutti i diversi operatori culturali d’area (associazioni e circoli, case editrici e librerie, giornali e siti internet, gruppi musicali e teatrali, giornalisti e scrittori, artisti e filosofi, intellettuali e docenti), partendo dal nocciolo duro di quelli già riunitisi nel Manifesto per una Nuova Oggettività (Partecipazione - Popolo - Destino), per fare massa critica, formazione ed informazione. Il secondo dovrebbe essere quello della convocazione di un congresso costituente di un nuovo soggetto politico unitario, un grande Fronte Nazionale, sociale e popolare, che raccolga le migliori energie patriottiche, aprendosi ai comitati tematici e di quartiere, alle liste civiche ed ai movimenti identitari locali, alle associazioni professionali e di categoria, ai giovani ed al mondo del volontariato e dello sport. Per il secondo progetto non vi è il tempo materiale visto che, le prossime elezioni politiche sono previste entro giugno 2013, se non ci saranno, anticipate, il prossimo novembre. Quindi che fare? Sarà necessario dare, comunque, delle indicazioni elettorali chiare e precise, mettere dei paletti, segnare le Colonne d’Ercole, indicare per quali liste e candidati votare. Di fatto tutto questo è già stato detto e scritto dai promotori del Laboratorio e si può facilmente ritrovarlo sul sito internet ufficiale http://www.progetto-itaca.it/. In sintesi, possiamo serenamente affermare che il governo plutocratico e mondialista di Mario Monti ed i poteri forti che rappresenta sono la vera antipolitica, in assoluta antitesi alla nostra weltanschauung, ovvero alla nostra visione spirituale del mondo e al nostro conseguente stile di vita, oltre che alla nostra storia, tradizione ed identità. Fatta questa doverosa distinzione, bisognerà indicare per quali diverse liste e candidati votare, mantenendo, in questa scelta trasversale, rigorosi criteri di autonomia, trasparenza, rinnovamento, responsabilità, coerenza e meritocrazia. Roberto Jonghi Lavarini – robertojonghi@gmail.com

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