CCP

venerdì 20 luglio 2012

Con Assad, contro il mondialismo, in difesa dei Cristiani delle Chiese Orientali.

Nella spietata guerra economica e geopolitica, mascherata subdolamente ed ipocritamente da battaglia per la democrazia, che vede "USRAELE" (ovvero gli Stati Uniti d'America, influenzati dalla lobby ebraica, alleati alla entita sionista dello stato di Isralele) contro le dittarure nazionaliste arabe alleate della Russia e difese anche dalla Cina, a rimmetterci, intermini economici, sociali e di vite umane, sono sopratutto le minoranze cristiane che vengono sistematicamente perseguitate e che stanno dimezzando la propria millenaria presenza in tutto il Medio Oriente. Parliamoci chiaro gli USA ed i loro vassalli, per difendere gli interessi petroliferi delle loro multinazionali e per difendere gli ebrei di Israele, stanno sacrificando i critiani orientali, gettandoli in pasto al caos, alla violenza ed al fondamentalismo islamico sunnita. Le tre dittature arabe gestite dal partito Baath (Partito Socialista Nazionale della Rinascita Araba, storicamente vicino all'Asse Roma-Berlino) saranno state anche spietate e corrotte ma erano rigorosamente laiche e tutelavano pienamente i diritti delle minoranze cristiane (circa il 10% della popolazione di Iraq, Egitto e Siria) che, anzi, avevano ruoli apicali nella società, nell'economia, nella politica e persino nelle forze armate. Dopo la cacciata di Saddam e di Mubarak, i Cristiani Caldei del Patriarcato di Babilonia ed i Cristiani Copti d'Egitto hanno perso ogni ruolo sociale e protezione politica e continuano a subire violenze, persecuzioni e diaspore. Stessa cosa potrebbe accadere ai Cristiani Siri del Patriarcato di Antiochia, senza il regime di Assad. La prima avvisaglia è stato il vile attentato che ha ucciso il ministro della difesa siriano, il generale Assef Shawkat, cristiano e primo referente politico della sua comunità e del patriarcato, come lo era, in Iraq, il vice-presidente cristiano Tarek Aziz.

Nessun commento:

Posta un commento